Cripta Duomo Messina

 

  

La Cripta

La cripta del Duomo di Messina è un ambiente sotterraneo che, nonostante il nome, non è una cripta di sepolture, ma una chiesa sotterranea chiamata Santa Maria sotto il Duomo. Originariamente un unico spazio a volta sorretto da colonne, è stata trasformata nel corso dei secoli con l'aggiunta di muri e decorazioni. Oggi, dopo anni di chiusura e lavori di restauro, è stata riaperta al pubblico, mostrando affreschi, stucchi e elementi architettonici di diverse epoche.

Chiesa ipogea di Santa Maria sotto il Duomo

È stata riaperta al pubblico, dopo solo molti anni, la chiesa ipogea di “Santa Maria sotto il Duomo”, meglio conosciuta come “Cripta del Duomo”: uno spazio sacro di straordinaria suggestione e bellezza. Varcata la soglia, lo sguardo è catturato dalla sorprendente armonia tra elementi di epoche diverse: antiche colonne classiche riutilizzate dai Normanni, pavimenti medievali e seicenteschi, e magnifiche decorazioni barocche, alcune delle quali rimaneggiate nei secoli successivi. I recenti lavori di restauro, curati dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Messina sotto la direzione dell’architetto Mirella Vinci, con la collaborazione della dottoressa Stefania Lanuzza, hanno permesso di recuperare e mettere in sicurezza l’intero ambiente. Sono stati consolidati stucchi e affreschi, reintegrate porzioni dell’antica pavimentazione e installato un moderno impianto di illuminazione. Una comoda passerella attraversa l’intera chiesa sotterranea e consente l’accesso anche ai visitatori con disabilità, garantendo un’esperienza inclusiva e accessibile a tutti.

Navata di sinistra (Ingresso)

  1. Colonne classiche riutilizzate in epoca normanna
  2. Frammento di pavimentazione normanna (XII secolo)
  3. Ricca decorazione a stucco di ispirazione barocca
  4. Dipinto su tela raffigurante Sant’Agata al carcere (inizi XX secolo)
Abside sinistra (Abside dei Martiri)
  1. Affresco di Sant’Irene nell’atto di curare San Sebastiano (XVII secolo)
  2. Affresco di San Paolo in gloria con angeli che recano gli attributi dell’Apostolo: spada e vipera (XVII-XVIII secolo)
  3. Affresco di Sant’Oliva Martire (XVII-XVIII secolo)

Navata Centrale

  1. Colonne greche e romane riutilizzate in epoca normanna
  2. Ricca decorazione a stucco di ispirazione barocca
  3. Dipinto su tavola raffigurante la Madonna della Lettera (inizi del XX secolo)
  4. Cornice ovale in marmo di epoca barocca
  5. Tempere murali raffiguranti i Santi Martiri Messinesi: Eutichio, Flavia e Vittorio De Angelica
    (prima metà del XX secolo)
  6. Tempere murali raffiguranti San Luca Archimandrita a Sant'Eustochia
    Smeralda (prima metà del XX secolo)
  7. Sezione muraria con tracce dei diversi innalzamenti della pavimentazione
  8. Frammenti lapidei provenienti dalla Basilica Cattedrale

Abside Centrale

  1. Statua in marmo raffigurante l'Arcivescovo Antonio La Lignamine(XVI secolo)
  2. Porzione di pavimento in cotto (XVII secolo)
  3. Affresco (sulla finestra centrale) raffigurante l’Incoronazione della Vergine (XVII secolo)
  4. Affresco raffigurante Sant’Aurea Martire (XVII secolo)
  5. Medaglione in stucco con affresco di putti alati (XVII secolo)

Navata di Destra (Uscita)
  1. Colonne classiche riutilizzate in epoca normanna
  2. Ricca decorazione a stucco di ispirazione barocca
  3. Testa marmaria raffigurante un ignoto ecclesiastico
  4. Intercapedine strutturale
  5. Dipinto su tela raffigurante San Placido Martire (inizi del XX secolo)